La nuova frontiera della chirurgia vertebrale:
Villa Stuart e ExcelsiusGPS

Villa Stuart si conferma centro di eccellenza nel campo della chirurgia della colonna vertebrale grazie un team di specialisti altamente qualificati e all'introduzione dell’innovativo robot ExcelsiusGPS.

Un gioiello tecnologico di ultima generazione che rappresenta oggi l’unico sistema di navigazione GPS e strumentazione robotica integrata, in grado di indicare al chirurgo la strada più breve e sicura per eseguire l’intervento.

Una nuova frontiera nel campo della neurochirurgia della colonna vertebrale, resa possibile dalla sinergia tra elemento umano e automazione robotica, che consente ai chirurghi di Villa Stuart di eseguire trattamenti più sicuri, precisi e minimamente invasivi per patologie che richiedono una stabilizzazione vertebrale.

Il robot è utilizzato da un’équipe di chirurghi che unisce l’esperienza di professionisti già presenti nella struttura, come il Dr. Angelo Pompucci, e i massimi esperti proveniente dal nord Italia, il Dr. Carlo Alberto Benech (primo neurochirurgo ad introdurre questa tecnologia in Europa) e il Dr. Federico Pecoraro.

Come funziona ExcelsiusGPS

Con questo dispositivo all’avanguardia, il chirurgo può visualizzare, pianificare e gestire l'intervento in tempo reale. Prima dell'intervento, le immagini della colonna vertebrale vengono acquisite e importate nella piattaforma ExcelsiusGPS.

Il sistema robotico usa le radiografie e le TC del paziente per costruire un modello virtuale 3D della colonna che permette al chirurgo di pianificare l’intervento. Con le immagini della colonna, così come ricostruita dal robot, vengono posizionate virtualmente sul sistema le viti peduncolari.

Una volta terminata la fase di progettazione, i dati vengono nuovamente trasferiti al robot in sala operatoria. Il braccio robotico ExcelsiusGPS individua la regione esatta della colonna vertebrale da operare e durante l'intervento chirurgico, in modo simile a un percorso pianificato su un GPS, guida la mano del chirurgo nel posizionamento delle viti necessarie a stabilizzare le vertebre.

Il sistema infatti consente di monitorare in tempo reale l’intera procedura.  Tutto questo si traduce in una minore invasività dell’intervento, consentendo incisioni più piccole, una maggior precisione e tempi di recupero del paziente più brevi.

È importante precisare come la robotica in campo chirurgico non sostituisce l’expertise del chirurgo, per cui resta imprescindibile la competenza e l’esperienza maturata, ma lo affianca potenziandone le capacità e la precisione.

 

I professionisti rispondono

  • “Il sistema robotico Excelsius GPS – spiega il dottor Carlo Alberto Benech - consente un approccio unico, innovativo e rivoluzionario nel campo della chirurgia vertebrale, garantendo una maggiore sicurezza. Questo robot è nato per la neurochirurgia spinale e viene utilizzato per impiantare mezzi di sintesi (viti peduncolari vertebrali) per via percutanea senza dover esporre le vertebre come avviene nella chirurgia tradizionale.

    L’approccio mininvasivo abbinato alla navigazione robotizzata in tempo reale rappresenta un sensibile passo in avanti per l’efficacia della chirurgia e la sicurezza del paziente. Il robot opera con una precisione millimetrica rispondendo alle impostazioni pre-operatorie programmate dal neurochirurgo.

    La fase più importante, infatti, avviene fuori dalla sala operatoria, durante la pianificazione, in cui ci occupiamo di decidere dimensione, lunghezza, diametro e traiettoria delle viti intravertebrali.

    Successivamente il robot fa quello che noi programmiamo. Il braccio meccanico esegue quello che abbiamo stabilito con precisione millimetrica e il sistema integrato di navigazione consente di visualizzare in tempo reale le manovre chirurgiche, riducendo drasticamente il margine d’errore.”

  • “Candidati ideali a questa tipologia di procedura - chiarisce il dottor Angelo Pompucci - sono tutti i pazienti che soffrono di instabilità vertebrale acquisita o malformativa. Queste condizioni sono responsabili, in diverso grado, di dolori vertebrali cronici spesso invalidanti, più o meno associati a cruralgia o sciatalgia con dolori coinvolgenti le estremità.

    Parliamo in particolare di pazienti che presentano una grave sofferenza ai dischi intervertebrali, un restringimento del canale lombare, o in cui si evidenzia lo scivolamento delle vertebre (spondilolistesi) o la presenza di alterazioni anatomiche causate da grave artrosi.

    In questi casi, l’unica strategia perseguibile è quella della stabilizzazione vertebrale, ovvero utilizzare dedicati sistemi di fissaggio, quali viti in titanio, cages intersomatiche e barre, al fine di mantenere oppure recuperare le fisiologiche curve della colonna vertebrale.

    Fino ad oggi gli impianti di questi sistemi sono stati effettuati con metodiche open, mini invasive percutanee (grazie all’utilizzo di scopie intraoperatorie) o con metodica navigata. La metodica robotica costituisce l’ultimo passo in avanti del progresso tecnologico e scientifico.”

  • “I vantaggi nell’utilizzo della chirurgia robotica mediante sistema Excelsius GPS sono molteplici – sottolinea il dottor Federico Pecocaro - È possibile, infatti, eseguire interventi sempre più personalizzati e accurati, riducendo drasticamente la durata dell’intervento e l’esposizione intra-operatoria ai raggi X.

    Per il paziente i vantaggi si traducono in maggior comfort in termini di minori perdite ematiche, maggiore salvaguardia e rispetto del tessuto muscolare paravertebrale e dunque meno dolore. Tutto ciò porta inevitabilmente ad una ripresa postoperatoria decisamente più rapida e il paziente può così tornare più velocemente sia alle attività quotidiane, sia a quelle lavorative e sportive.

    Il tutto riducendo in maniera quasi prossima allo 0% i rischi di un mal posizionamento dei mezzi di sintesi e quindi delle possibili complicanze postoperatorie”.

 

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